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           IL VANGELO DEL GIORNO VIII DOMENICA E SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C                     IL VANGELO NEL 21° SECOLO

IL VANGELO DEL GIORNO VIII DOMENICA E SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C IL VANGELO NEL 21° SECOLO

Mercoledì VIII Settimana del Tempo Ordinario anno c

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,32-45)

Giacomo e Giovanni chiedono a Gesù:
Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.
E Gesù disse loro: Voi non sapete quello che chiedete.
***

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco (
Mc 10,32-45)
In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che Lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'Uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; Lo condanneranno a morte e Lo consegneranno ai pagani, Lo derideranno, gli sputeranno addosso, Lo flagelleranno e Lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà». Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che Tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che Io faccia per voi?». Gli risposero: Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che Io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui Io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che Io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui Io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'Uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Dopo avere assicurato gli Apostoli che seguendolo avrebbero ricevuto cento volte tanto e la vita eterna, Gesù inizia un discorso inconcepibile per quegli uomini che Lo considerano quantomeno il Messia atteso da millenni e rimangono stupiti per l'annuncio della sua morte.
Al contrario della mentalità di quegli uomini e quelle donne che tremano al solo pensiero della morte, che cercano di attaccarsi alla vita con le unghie e questo però è comprensibile, il Signore pianifica la sua morte.
Egli conosce nomi e volti di quelli che tramano contro Lui e non si tira indietro, non teme la loro velenosa vendetta.
Gesù è il Signore della Vita, chi rimane accanto a Lui scopre la vera gioia interiore, si sente rinato e rimpiange il tempo trascorso nell'indifferenza, riesce a capire la differenza tra il vuoto interiore di prima e la vicinanza di Gesù, avvertendo la sua presenza che produce una felicità impagabile.
La richiesta è questa: "Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra" (Mc 10,37). Un pensiero di gloria umana che si inserisce stranamente nel momento in cui Gesù preannuncia la sua morte. Sappiamo che Giacomo e Giovanni erano semplici e molto buoni, perciò questa richiesta fuori luogo sfuggì al loro controllo.
Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti". Servo è un termine offensivo per le orecchie moderne, in teologia viene affermato che Gesù è servo per nascita, il cristiano è servo per il Battesimo.
Il vero discepolo di Gesù deve imitare Lui, e avere un forte spirito di servizio, perché proprio nel servizio si scopre l'identità del cristiano e si svela il vero volto di Dio. Gesù come Figlio di Dio, uscì dalla Santissima Trinità per cercare l'uomo e salvarlo. Mostrando un servizio e un Amore inesauribile.

IL VANGELO DEL GIORNO VIII DOMENICA E SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C IL VANGELO NEL 21° SECOLO

Venerdì VIII Settimana del Tempo Ordinario anno c
Dal Vangelo secondo Marco(Mc 11,11-25) 
La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri

***

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco
(Mc 11,11-25)
Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all'albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l'udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni"? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l'albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l'albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate Fede in Dio! In verità Io vi dico: se uno dicesse a questo monte: "Lèvati e gèttati nel mare", senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate Fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei Cieli perdoni a voi le vostre colpe».Parola del Signore.

RIFLESSIONI

Oggi in pochi versetti troviamo profondi insegnamenti e alcuni episodi molto significativi. Solo chi non vuole conoscere veramente Gesù rimane indifferente a quanto viene descritto nel Vangelo. Questa Parola fornisce importanti ideali del cristiano, come la ricerca di Dio, la sua adorazione e il servizio umile alla sua volontà; la venerazione per la sua Casa; la Fede come perenne disposizione interiore; la preghiera che deve diventare vita.
Sono pochi versetti ma permettono di far scaturire lunghe meditazioni sulla Persona di Gesù e questo per noi è indispensabile.
Non aveva colpa quell'albero se mancava di frutti non essendo la stagione dei fichi, ma l'intervento severo del Signore aveva un significato istruttivo. La condanna di Gesù era un insegnamento per tutti i discepoli: ha catechizzato i seguaci di ogni tempo, indicando che bisogna dare frutti buoni in ogni periodo dell'anno.
Un altro collegamento è l'azione di scacciare i mercanti dal tempio e il richiamo alla santità della Casa di Dio. Gesù cita un versetto di Isaia (56,7), aggiungendo alcune parole valide in ogni tempo e specialmente oggi sono molto attuali: "Voi invece ne avete fatto un covo di ladri".
Il ladro non è solo chi ruba soldi o altre cose, è ladro chi sottrae l'adorazione che i fedeli vogliono offrire a Dio e se ne impossessa!
Gesù ci suggerisce di crescere nella Fede e diventare alberi maestosi, carichi di buoni frutti e disponibili ad accogliere quanti cercano ristoro all'ombra della nostra bontà, o desiderano nutrirsi ammirando le nostre virtù vigorose.
La Fede indirizza verso la santità, la pratica delle virtù e l'imitazione di Gesù.

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