IL VANGELO NEL 21° SECOLO II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO E SETTIMANA ANNO C IL VANGELO DEL GIORNO
Gesù dice
alla Madre. Non è venuta ancora la mia ora.
Sua madre disse ai servitori:
Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Questo fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Giovanni. (Gv 2,1-11)
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di
Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù
le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre
disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei,
contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite
d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: «Ora
prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene
portarono.
Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto -
il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano
preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino
buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece
hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli
manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Parola del
Signore.
Cos'è l'"ora"?
Per Giovanni è il momento cruciale, del Calvario anzitutto; la cruna dell'ago attraverso cui deve passare per essere rivoltata tutta quanta la storia, di tutti gli uomini e di tutti i tempi; ma l'ora è anche il tempo della missione pubblica che la prepara: quello è il tempo dei segni, dei miracoli!
Anche Gesù obbedisce ad un tempo che non è il suo, che il Padre gli ha assegnato, di cui egli non è più in un certo senso padrone perché, pur essendo Dio, ha lasciato la sua forma divina presso il Padre e non vuole disporne come uomo.
L'umanissimo miracolo di Cana è un miracolo della fede di Maria. Come sarà per la cananea, come avverrà per il centurione, la fede di Maria ottiene dal Padre che Gesù anticipi l'ora. E si vede allora la forza della "donna" che apre qui al banchetto di Cana e chiude sotto la croce gli estremi dell'"ora".
La forza della fede brilla pure nella gioia del maestro di tavola mentre gusta il buon vino: la compagnia di Dio all'uomo è umanissima ed integrale. "Non di solo pane", dirà Gesù, ma intanto fornisce ai commensali, che allietano gli sposi, dell'ottimo vino.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 2,18-22)
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno.
Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli
dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo
è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno
giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il
rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa
peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino
spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
Parola del Signore.
È una testimonianza viva della vittoria dell'amore cristiano. Ringraziamo il Signore di farci conoscere che anche oggi i cristiani muoiono come Gesù perdonando chi li uccide; preghiamo per i cristiani che sono tuttora perseguitati e domandiamo di poter essere promotori di unità con la carità che supera ogni odio.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 2,23-28)
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli,
mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che
non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece
Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto
il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani
dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche
ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato». Parola del Signore.
Il Vangelo è contro ogni rigidezza cieca, contro ogni fanatismo; richiede il sacrificio di se stessi, ma sempre nella luce della misericordia di Dio. Paolo scriverà nella prima lettera ai Corinzi: "Se anche dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, nulla mi giova".
In questo senso si muove il lavoro per l'unità dei cristiani. Anche la Chiesa cattolica, come ogni gruppo religioso, avrebbe la tendenza ad assolutizzare, ma ne ha coscienza e si lascia docilmente condurre dallo Spirito di Gesù sulla sua strada di misericordia.
TESTO-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 3,1-6)
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva
una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per
accusarlo.
Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in
mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare
del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli
tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse
all'uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui
per farlo morire.
Parola del Signore.
Fare il bene non ha calendario.
È uno dei dati salienti di questo brano. Vuol dire che ciò che ha valore morale deve essere prima di ciò che è soltanto rituale, il cuore precede la rubrica. Rileggendo e meditando questo vangelo, ci viene da esprimerci così: "Gesù, è un'esperienza forte quella che abbiamo fatto con te! Abbiamo visto un povero uomo che ti ha dato la sua mano inaridita e tu gliela hai restituita vitale. Pensiamo che congedandosi da te abbia stretto la tua mano con una forza mai provata fino ad allora! Ma abbiamo anche visto questa opposizione dura e malevola di chi è legato a dei riti e dimentica, emargina, colpisce la vita donata da Dio".
Aiutaci, Signore, a capire dove stanno di casa il bene e la vita così che possiamo Fare la scelta di gesti adeguati.
Signore, le tue parole chiare e decise si imprimono in noi in maniera indelebile: aiutare una persona è salvarla, e salvarla è il vero bene che Dio attende da noi; la tua bontà generosa ed operosa ci spinge a fare quello che tu hai fatto. Donaci la grazia di resistere a livelli così alti!
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 3,7-12)
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì
molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da
oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo
quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della
folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché
quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu
sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi
egli fosse. Parola del Signore.
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO E SETTIMANA ANNO C. IO SONO LA LUCE DEL MONDO IL VANGELO DEL GIORNO. IL VANGELO NEL 21° SECOLO.
Venerdì della II
settimana del Tempo Ordinario Anno C
Sant'Agnese
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 3,13-19)
Gesù chiamò a sé quelli che voleva.
Ne costituì Dodici. Che chiamò apostoli.
21 Gennaio 2022
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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 3,13-19)
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi
andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero
con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi
Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il
nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo,
Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota,
il quale poi lo tradì. Parola del Signore.
Ma quando tutto sembra venuto meno, Dio crea cose nuove, più belle delle antiche. Così fa anche ora:
"Porrò le mie leggi nelle loro menti e le imprimerò nei loro cuori". Vale a dire che gli uomini saranno intimamente d'accordo con Dio, ameranno la sua volontà, avranno desiderio di compierla, avranno anzi la stessa volontà e gli stessi desideri di Dio. "Nessuno avrà più da istruire il suo concittadino, né alcuno il proprio fratello dicendo: Conosci il Signore! Tutti infatti mi conosceranno": sarà una conoscenza personale, intima, non imposta da un insegnamento, ma detta nel cuore. È l'alleanza istituita da Gesù con il suo sacrificio, è lui stesso che diventa nostra legge nella carità universale. Lo diciamo ad ogni Eucaristia: "Questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza". C'è in più la parola "eterna", che non si trova nel Vangelo ma si trova nei profeti ed è esatta, perché questa alleanza è definitiva, perfetta; ci unisce definitivamente con Dio e ci unisce tra noi. Questa è la base e la sorgente dell'unità.
Nel Vangelo odierno troviamo l'altra condizione dell'unità: l'elezione dei Dodici, l'istituzione che esprime la pluralità nell'unità, alla quale si deve aderire per essere uniti a Dio. Tutte le divisioni nella Chiesa sono dovute alla mancanza di fede e di adesione all'autorità; ma se vogliamo vivere davvero nell'unità dobbiamo avere un amore speciale per chi nella Chiesa è posto in autorità. Sono uomini deboli, imperfetti, ma costituiti da Cristo per conservare l'unità e per questo dobbiamo circondarli di affetto, di comprensione: Cristo Gesù è con loro! Chiediamo al Signore, per noi e per tutti gli uomini, la grazia di vivere uniti a lui, nel suo amore, osservando la legge che egli ci ha messo nel cuore e aderendo con fede all'autorità da lui costituita, affinché formiamo tutti un unico corpo.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 3,20-21)
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che
non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano
infatti: «È fuori di sé».
Parola del Signore
Coloro che non accettano il messaggio di Gesù Cristo sono senza argomenti, e la loro unica risposta è la calunnia.
Coloro che voltano le spalle alla verità sono nella menzogna e non capiscono che il Messia è venuto per rivelare delle verità sconosciute. Peggio ancora, non capiscono che la grande novità cristiana consiste nel fatto che Gesù Cristo in persona è la Parola-Verità, rivelatrice del Padre, illuminata dallo Spirito.
Il medesimo destino di Gesù è riservato a coloro che vogliono seguire il Maestro. Noi ne abbiamo la prova tramite l'esperienza dei santi. I loro contemporanei li hanno spesso accusati di essere fuori di sé. Molti sono morti torturati e la Chiesa li definisce martiri perché furono testimoni della fede in Gesù Cristo. Colui che aderisce a Gesù Cristo deve sapere che berrà allo stesso calice.