IL VANGELO DEL GIORNO: https://www.iosonolalucedelmondo.it/indice-anno-liturgico-2022/
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TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,51-62)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l'ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece và e annuncia il Regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio». Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Noi abbiamo una grande Fede. È la nostra bussola. Ci guida verso la Verità tutta intera.
"Verrà lo Spirito di Verità e vi guiderà alla Verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future" (Gv 16,13).
La mancanza della verità è diventata una regola in questo mondo, tutto viene alterato e quanto appare, molto spesso è solo finzione.
Gesù viene sempre più emarginato e questa operazione programmata coinvolge di continuo sempre più persone. Molti credenti ignorano la finalità di molte azioni che vengono presentate come un miglioramento della società e anche della Chiesa, ma sono credenti privi di una formazione spirituale adeguata.
I samaritani si rifiutarono di accogliere Gesù ma avevano una motivazione religiosa. Oggi Gesù viene emarginato per motivi politici, è in atto un complotto contro Lui e i cristiani devono avere chiaro quanto continua ad evolversi contro il Cristianesimo.
"Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme".
Gli uomini di oggi sono in cammino verso luoghi privi di Dio, si allontanano dalla Chiesa e trascurano la loro vita spirituale.
Molti credenti sono in buonafede perché non hanno avuto modo di conoscere la sana dottrina, c'è una responsabilità comunque, c'è anche un mancato interesse da parte di chi dovrebbe dedicare maggiore tempo alla santificazione dei parrocchiani.
Già le Chiese aperte sarebbero una gioiosa sollecitazione a fare una visita a Gesù sacramentato, a chiedere aiuto all'Unico che ha il potere di rendere possibile ciò che umanamente è impossibile.
È spontaneo per molti fare promesse anche quando capiscono di non poterle rispettare. Spesso si propongono una condotta di vita migliore, ma non è sufficiente il proposito. Anche quel tale che incontrò Gesù disse: "Ti seguirò dovunque tu vada". Una ottima disponibilità senza dubbio, ma era un proposito convinto?
Per Gesù quelle parole nascondevano una debolezza profonda, l'incapacità di osservare quanto diceva emotivamente quel tale.
La risposta di Gesù un po' enigmatica, respinse quanto detto dall'uomo e gli spiegò che per seguirlo doveva prima mettere da parte le certezze umane: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo".
Camminando incontrò un altro uomo e lo trovò spiritualmente pronto ma egli non aveva ancora spezzato gli affetti umani. "Seguimi". Un comando perentorio, non più prorogabile, purtroppo quell'uomo non è riuscito a mettere al primo posto Dio, anche nella circostanza che ha spiegato.
"Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre".
Una richiesta legittima, ma se aveva compreso chi era Gesù, non poteva più preoccuparsi di chi non era più in vita. Cosa avrebbe comportato di spirituale e di benefico al padre, la sua presenza al funerale del padre? Nulla. Anzi, l'obbedienza al Signore avrebbe sicuramente arrecato del bene all'anima del padre.
"Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece và e annuncia il Regno di Dio".
Camminando incontrò ancora un altro uomo e questi disse: "Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia".
Non aveva compreso di trovarsi al bivio tra la gloria eterna e la mediocrità pericolosa della vita umana. Anche lui ha messo al primo posto i familiari senza preoccuparsi di Dio. Non si può poi pretendere che Dio si ricordi degli uomini che Lo trascurano o ignorano.
La risposta di Gesù frantuma le illusioni di tutti coloro che hanno abbandonato il cammino spirituale e sono ritornati a vivere come prima della conversione o della Consacrazione al servizio della Chiesa. "Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di Dio". 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 8,18-22)
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Nel Vangelo odierno Gesù, mitezza infinita e infinita condiscendenza, affermare con forza l'urgenza di seguirlo, e smantellare le possibili illusioni. Allo scriba che gli dice con entusiasmo: "Maestro, io ti seguirò dovunque andrai", risponde come il più povero, l'ultimo degli uomini: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". "Va', vendi quello che hai...". E la stessa esigenza: occorre essersi liberati da ogni bene terreno per seguire Gesù, sovranamente libero. Poi, già su questa terra, egli darà il centuplo, ma chi cerca il centuplo non cerca Gesù. La risposta al discepolo che gli domanda di poter prima seppellire il proprio padre è affermativa, ma perentoria: "Seguimi, e lascia i morti seppellire i loro morti". Gesù non vuol dire che dobbiamo venir meno alla pietà verso i defunti; vuol ribadire l'importanza di seguirlo, e subito, passando sopra realtà e doveri anche importanti.
Gesù si rivela anche così Figlio di Dio. Egli sa quali ricchezze divine vuol comunicarci ed è quindi deciso:
"Seguimi"; tutto il resto non ha importanza di fronte al fatto di essere con lui.
Noi abbiamo già la felicità di seguirlo; dobbiamo però essere sempre vigilanti e domandarci: "Sto veramente seguendo lui e non le mie inclinazioni?" per poter riprendere la giusta direzione dietro di lui, se fosse necessario, verso la pienezza della vita.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 8,23-27)
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Non sono molti quelli che trovandosi nella sofferenza gridano con Fede: "Salvaci, Signore, siamo perduti!".
Quando le onde anomale e le sofferenze causate anche da persone insospettabili colpiscono la barca della nostra vita, non c'è nessuno in grado di riportare la quiete se non Gesù. L'aspetto che sorprende è che proprio Lui desidera ardentemente aiutare tutti noi ma spesso vede che molti Lo ignorano o si rivolgono alla magia occulta, finendo dalla padella alla brace.
Gli sconvolgimenti nella vita non mancano mai, non tutti hanno una forte volontà e i più deboli si abbattono o si perdono.
Analizzando questo miracolo, vediamo che è un esempio di dominio di Dio sulla natura. Il Vangelo di Marco aggiunge altre parole che, pur essendo brevi hanno una loro valenza: «Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: "Taci, calmati!". Il vento cessò e vi fu grande bonaccia» (Mc 4,39). Non cambiano di molto la sostanza, mettono in evidenza il potere assoluto di Gesù sulla natura con alcuni comandi diretti a cui la natura obbedisce.
Il miracolo avvenne nel mare di Galilea, in realtà pur essendo chiamato mare si tratta di un lago che si trova al nord di Israele. In questo luogo sono ambientati tanti fatti della vita di Gesù. Anche se è un lago può sviluppare delle forti tempeste. Tali tempeste potevano mettere in difficoltà le fragili imbarcazioni dei pescatori al tempo dei Vangeli.
Nella Bibbia il mare è considerato spesso come il regno del male, e Gesù calmando la tempesta, dimostra di poter vincere il male.
La frase su cui bisogna meditare oggi è la domanda posta da Gesù agli Apostoli terrorizzati e la riprendo dal Vangelo di Marco: "Perché siete così paurosi? Non avete ancora Fede?". Chi si agita e si abbatte dimostra di avere poca Fede, agisce senza la Fede del Vangelo. Bisogna chiederla ogni giorno a Gesù: "Signore, aumenta la mia Fede".
Gesù è sempre disponibile ad aiutare con i suoi potenti interventi, bisogna invocarlo con fiducia. 

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 16,13-19)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Per capire l'azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisogna considerare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un'opera satanica, e perciò la grotta era considerata l'ingresso del regno di Satana: l'inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l'altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona. Gesù parla di un'altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su di essa. Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così il potere di legare e di sciogliere, cioè l'autorità dell'insegnamento e il governo della Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicura alla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni papa è il Pietro della propria epoca.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 9,1-8)
In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Alzati e cammina"? Ma, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Alzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"? Mt 9, 5
I segni apparenti del benessere (salute, soldi, considerazione sociale) potrebbero essere niente, di nessun valore se paragonati allo stato di grazia, alla condizione di effettiva sintonia con Dio. Le parole e i gesti di Gesù riportati qui da Matteo sono eloquenti. Più facile restituire benessere, guarire il corpo o l'anima? E chi può farlo?
Tante opere belle hanno come finalità quella di riscattare le persone dalla miseria, dalla malattia, dalla scarsa dignità e dalla mancanza di diritti. Sono azioni che vanno sostenute, vanno costruite quando mancano, ma potrebbero non essere tutto. Alle persone va data la possibilità di ricostruirsi "dentro". Senza falsità, in sincerità di cuore. Le persone hanno diritto di riconoscere il loro peccato, la loro mancanza e poi sentire la proprio umanità redenta, trasformata, sanata. Anche le mancanze, le ingiustizie subite, non solo quelle agite, si curano allo stesso modo. La grazia di Dio è il suo amore, la sua presenza attiva nella vita, nei pensieri, nel corpo delle persone. La presenza di Dio si trasmette con i sacramenti, con la sua parola annunciata, con la condivisione amorevole con chi presta occhi, orecchi, mani, piedi a Cristo stesso.
Signore, che la nostra persona non sia mai giudizio per gli altri, ma misericordia, in nome Tuo.Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare il suo lavoro oggi.Cristo non ha piedi, ha soltanto i nostri piedi per guidare gli uomini sui suoi sentieri.Cristo non ha labbra, ha soltanto le nostre labbra per narrare di sé agli uomini di oggi.Cristo non ha mezzi, ha soltanto il nostro aiuto per condurre a sé gli uomini.Noi siamo l'unica Bibbia che i popoli leggono ancora, siamo l'ultimo messaggio di Dio scritto in opere e parole. E se il testo risultasse falsificato e non potesse essere letto?Se le nostre mani fossero occupate con altre cose e non le sue?Se i nostri piedi andassero altrove là dove li attira il peccato?Se le nostre labbra dicessero parole che egli rifiuterebbe?Pensiamo forse di poterlo servire senza seguirlo?

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 9,9-13)
In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: "Misericordia io voglio e non sacrifici". Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». Parola del Signore.

RIFLESSIONE
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.
Nella mentalità corrente quando si parla delle persone sane, si intende sempre il corpo umano, in riferimento al corpo e non alla moralità.
Quando ci si incontra tra conoscenti si chiede quasi sempre "come stai?", ovviamente in riferimento al corpo, anche all'aspetto emotivo oltre che fisico. Nessuno chiede come sta l'altro interiormente e riferendosi alla vita spirituale.
Non sarebbe un'invadenza, né una pretesa irrazionale, perché dire: "Ti trovo spiritualmente bene", significa che quella persona non giudica, non commette ingiustizie, non dice falsità, non diffama nessuno, non è quindi cattiva.
La mancanza di queste negatività... sviluppa molti effetti buoni, manifestati dalla buona salute generale della persona, che comprende innanzitutto la parte spirituale non visibile, e dagli effetti si deduce cosa è presente interiormente.
Il benessere fisico è autentico quando è sostenuto da un'anima che vive in Grazia di Dio ed è in comunione con Gesù Cristo.
Se oggi si confonde il benessere fisico con l'integrità morale di una persona, è dovuto alla cattiva pubblicità che viene fatta e di conseguenza da quanto vogliono conseguire moltissime persone che frequentano centri di bellezza, palestre, istituti di bellezza e addirittura beauty farm.
Cosa sono queste beauty farm e aree benessere? Ho letto che sono oasi dedicate al ristoro e al relax, al trattamento e alla bellezza.
Non c'è minimamente alcun dubbio sul dovere di curare il corpo e di effettuare tutti i controlli periodici per prevenire.
Quindi, distinguo subito l'importanza della cura del corpo, anche dell'aspetto esteriore e tutto ciò che riguarda il benessere fisico, mentre è un grave errore l'adorazione del proprio corpo che viene trasformato spesso in una cavia con tutto il botulino e altro che si inseriscono, piuttosto che ottenere il raggiungimento di un processo salutare.
È una ovvia conseguenza per le persone poco spirituali perdersi dietro pensieri che rincorrono esclusivamente una cura eccessiva del corpo, anche a prezzo di sacrifici immani. La debolezza interiore conduce a formarsi delle immagini idolatriche con al centro ovviamente la stessa persona, vista come una specie di dea dell'amore.
Venere è una delle maggiori dee romane principalmente associata all'amore, alla bellezza e alla fertilità, l'equivalente della dea greca Afrodite. Venere nella mitologia è la consorte di Vulcano. Veniva considerata l'antenata del popolo romano per via del suo leggendario fondatore, Enea, svolgendo un ruolo chiave in molte festività e miti della religione romana.
Per certi uomini, invece, uno dei più famosi dei o idoli che immaginano di essere o inconsciamente adorano è certamente il dio dell'amore Eros. Nella tradizione romana è chiamato Cupido. Di Eros non si conosce con sicurezza il padre, ma le leggende indicano in Ares il padre.
Si tratta storicamente parlando... di autentiche leggende.
È molto grave lasciarsi guidare dai pensieri che arrivano alla mente, quando si è ancora privi della capacità del discernimento, della lucida spiritualità che si raggiunge dopo molti anni di impegno nella preghiera, di obbedienza al Vangelo e al Padre spirituale, dall'osservanza dei Comandamenti.
Senza questi requisiti c'è solo la persona sola... e si convince di fare tutto perfettamente...
Uomini e donne senza il controllo della volontà si lasciano trasportano da sogni veramente inutili e dispendiosi, soprattutto per le energie mentali e fisiche. Se la persona deve curarsi e mostrarsi sempre gradevole e aggraziata, non deve immaginarsi di trovarsi in un perenne concorso di bellezza.
Aggraziata vuole dire anche equilibrata, armoniosa e misurata.
In realtà ciò che conta e che viene rilevato da tutti, anche dagli invidiosi e dai disonesti, è quello che traspare di spirituale dalla persona. Se è una persona perbene, si evidenziano da soli i lineamenti della sua rettitudine, della moralità che si impone con la sua potenza intrinseca.
Nel Vangelo leggiamo che Gesù chiamò un pubblicano e lo rese un grande Apostolo. "Seguimi". Con questo comando il Signore disse ad un uomo considerato da tutti come cattivo perché esattore delle tasse, di lasciare il lavoro negativo perché vedeva in lui i lineamenti buoni.
Gesù vide nel volto di Matteo la bellezza della sua anima.
Faceva un lavoro poco apprezzato, stava "seduto al banco delle imposte", esigeva il pagamento dei tributi per conto dei romani e viveva nella ricchezza, ma non appena sentì il comando del Signore "si alzò e Lo seguì".
Matteo sarebbe stato chiamato da Gesù se invece di curare la parte interiore di sé avesse curato esclusivamente l'aspetto esteriore?
Gesù è il nostro Medico, vi assicuro che davvero Egli si prende cura di noi e ci guarisce anche da dolori strani... da malesseri inspiegabili... ogni volta che Lo invochiamo con Fede e gli diciamo: Gesù, guariscimi. Pensaci.

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 9,14-17)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano». Parola del Signore.

RIFLESSIONI
Il vino nuovo è il Vangelo e non può versarsi in otri vecchi, che sono i cuori corrotti, questa è la più semplice spiegazione delle parole di Gesù. Gli otri vecchi presentano sicuramente piccole spaccature dovute alla consumazione, con ripari e attenzioni particolari. Soprattutto è la forza della fermentazione del vino nuovo a far scoppiare gli otri vecchi. I produttori valutano con molta attenzione l'opportunità di usare otri più antichi e si fidano di quelli più nuovi.
Gli otri vecchi rappresentano la vecchia mentalità mondana, rimane impensabile che questa mentalità accolga la dottrina insegnata da Gesù, una dottrina opposta alla concezione della vita scelta dai peccatori.
Gesù oggi proclama la necessità di accogliere la sua dottrina con spirito nuovo, giovane, con desideri di miglioramento. Il vino nuovo della Grazia richiede che l'anima rinnovi continuamente alcune disposizioni, a cominciare dal desiderio del cammino di santità, quindi, ogni mattina nella preghiera amorosa si deve chiedere a Gesù l'aiuto per rimanere fedeli a Lui e determinati.