IL VANGELO DEL GIORNO I DOMENICA E SETTIMANA DI QUARESIMA ANNO B IL VANGELO NEL 21° SECOLO
Fammi conoscere,
Signore, le tue vie,
Insegnami i tuoi sentieri. (Sal. 24)
IO SONO LA LUCE DEL MONDO IL VANGELO DEL GIORNO I DOMENICA E SETTIMANA DI QUARESIMA ANNO B IL VANGELO NEL 21° SECOLO
18 FEBBRAIO 2018 I
DOMENICA DI QUARESIMA ANNO B
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 1,12-15)
Gesù proclama il vangelo dicendo:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
***
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 1,12-15)
Gesù proclama il vangelo dicendo:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
***
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase
quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli
lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo
di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi
e credete nel Vangelo». Parola del Signore.
RIFLESSIONI
Il Vangelo di Marco comincia con una semplice affermazione:
"Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio".
Giovanni Battista, che aveva annunciato la sua venuta come imminente, battezzò
Gesù nel Giordano e in quell'occasione lo Spirito diede testimonianza di Gesù.
Marco accenna soltanto al periodo nel deserto e alla tentazione. È il preludio
all'inizio del ministero pubblico di nostro Signore. Il suo primo richiamo, che
ci viene ripetuto questa domenica, è: "Convertitevi e credete al vangelo". Egli
comincia proprio da quello che era stato il punto centrale dell'insegnamento di
Giovanni Battista.
La Quaresima è soprattutto un periodo di riflessione sui misteri della nostra
redenzione, al cui centro sono l'insegnamento e la persona di Gesù Cristo. Il
Salvatore ha assunto forma umana, cioè quella che è la nostra condizione, e non
è nemmeno stato risparmiato dall'esperienza della tentazione. Nella sua natura
umana, Gesù ha vissuto in prima persona cosa significhi respingere Satana e
porre al primo posto le cose divine. Il nostro Signore e il nostro Dio è in
tutto nostra guida e modello.
Cercare di conoscere Cristo significa anche prendere coscienza di quel nostro
bisogno di cambiamento di vita che chiamiamo "pentimento". In particolare è
mediante la liturgia della Chiesa che ci avviciniamo a Cristo e facciamo
esperienza della sua presenza in mezzo a noi.
Nella liturgia, diventiamo "uno" con Cristo nel mistero grazie al quale egli ha
riscattato il mondo.
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19
Febbraio 2018 Lunedì Della I Settimana di quaresima Anno B
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 25,31-46)
Quello che avete fatto a uno solo
di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
***
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui,
siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i
popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore
dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del
Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione
del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi
avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e
ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai
ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E
il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli,
perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi
avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete
vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o
assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?".
Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete
fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita
eterna». Parola del Signore.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 6,7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole
come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate
dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima
ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei
cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il
Padre vostro perdonerà le vostre colpe». Parola del Signore.
IL PADRE NOSTRO (Mt.6,7-13;Lc.11,1-4)
Dal poema di A. F.
Ai dodici che un dì
glielo avevano chiesto,
Gesù come pregare
rendeva manifesto;
e se pure altre volte
Lui lo aveva detto,
ancora a tutti quanti
ne ribadì il concetto:
<Usate parole
le più semplici e piane,
e soprattutto poche,
senza espressioni vane.
Lasciatele ai pagani
Le frasi a dismisura,
che credono in tal modo
ricever maggior cura.
Invece il Padre vostro
Lassù nei cieli sa,
la più segreta vera
vostra necessità:
infatti prima ancora
che voi glielo chiedate,
Lui già sa quanto voi
da Lui desiderate
DIRETE:- Padre Nostro,
che su nei cieli stai,
sia santificato
il nome che Tu hai,
e venga il Regno Tuo,
sia fatto il Tuo volere,
così qui sulla Terra,
come in cielo tra le sfere.
Donaci ogni giorno
Il pane quotidiano,
e grazie per la pioggia
da cui germoglia il grano;
rimetti a noi le colpe,
perdona i nostri errori,
come noi perdoniamo
i nostri debitori.
Fa che la strada giusta
Non lasciamo per la via.
Liberaci dal Maligno
Per sempre e così sia-.
Tenete bene a mente
Questo mio insegnamento,
lo andrete a dire a tutti,
ovunque soffi il vento...>
Ogni volta
Che voi lo recitate,
pensate che Gesù
lo declamò una estate.
Tutte le volte che
Lo recitate voi
pensate a Lui quel giorno
che lo insegnava ai Suoi.
Queste frasi che voi
Recitate a memoria
Son certo le parole,
più note della storia.
Di certo c'è qualcuno,
giallo,mulatto o nero
che ora mentre leggete,
lo sta dicendo intero.
Dai ghiacci all'equatore,
dai poli alla savana,
vien detta in ogni lingua
questa preghiera cristiana.
Ora tu che lo reciti
Pensa che non sei solo,
ma con altri milioni
dall'uno all'altro polo...
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Luca. (Lc 11,29-32)
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le
sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno
per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa
generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di
questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini
della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più
grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si
convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». Parola del Signore.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 16,13-19)
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai
suoi discepoli: «La gente, chi dice che
sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista,
altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il
Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone,
figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre
mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra
sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei
cieli». Parola del Signore.
Ecco la domanda per eccellenza. Tutte le precedenti hanno preparato il terreno, la mente, l'animo ad accogliere questa domanda. Essa rimane viva nel cuore di ogni uomo. A volte la ascoltiamo, a volte la sentiamo e non gli diamo attenzione, a volte non l'abbiamo mai sentita o non la sentiamo più.
Eppure la questione rimane viva in noi. Voi chi dite chi io sia? Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente.
Ma qual è la nostra risposta?
Signore, permettici di tenere viva questa domanda in noi. Donaci la certezza che non avremo mai la risposta perfetta. Aiutaci a cercare la risposta giusta per il nostro oggi. Signore, sei la mia forza, il mio liberatore. Signore, io ti amo!
La voce di Gesù
"Io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede, e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli". Lc 22,32
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 5,20-26)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: se la vostra
giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel
regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio
fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello:
"Stupido", dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà
destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire
il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu
venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non
avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!». Parola del Signore.
TESTO:-
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 5,43-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto:
"Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri
nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre
vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e
fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno
così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che
cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola
del Signore.